Cos'è
CON IL CONTRIBUTO DEL MAIN SPONSOR AUTOTORINO E DELLO SPONSOR IPERAL
L'opera nasce dall'idea dell'Orchestra Antonio Vivaldi, realtà orchestrale operante dal 2011 in Valtellina e Lombardia e del suo direttore artistico M° Lorenzo Passerini di celebrare i Giochi Olimpici del 2026. Regione Lombardia e Provincia di Sondrio hanno deciso di sostenere questo progetto, con l'obiettivo di inserirlo nel panorama dell'Olimpiade Culturale.
Il Direttore Artistico dell'intero progetto è il M° Andrea Portera, ideatore della musica e del libretto. Orobea rappresenta una storia di divisione, sacrificio e redenzione. Nasce per celebrare un evento che coinvolge, sotto il segno della pace e dello sport, tutta l'umanità.
I cinque "campioni" dell'opera rappresentano caratteristiche oggetto di discriminazione: età, genere, orientamento sessuale, etnia/religione, disabilità. Orobea esalta le diversità, il talento, l'energia e l'empatia.
È un'opera autentica del presente, originale, pensata per connettersi spontaneamente con le nuove generazioni. L'Intelligenza Emotiva è una forte componente su cui è stata costruita, è pertanto capace di coinvolgere il pubblico in un ampio raggio emozionale.
Lo stile musicale dell'opera oscilla tra il pop, lirico, musical, etnico/popolare, recitato, che la rende adatta a dialogare con la comunità in tutte le sue sfumature.
Orobea si svolge in un clima invernale, dando risalto a un'architettura che fa dialogare costruzioni di gotico lombardo a strutture moderne. Alcuni monumenti (tra cui il Duomo di Milano) vengono integrati nella scenografia e, in generale, il clima urbano si fonde con quello montano e naturalistico, con piazze innevate e atmosfere a tratti fiabesche. La piazza principale è chiamata Piazza U-Mood (abbreviazione inglese per "Il tuo stato d'animo") che è in realtà l'anagramma di Piazza Duomo. Il territorio offre due personaggi chiave dell'opera, l'Homo Salvadego, protettore del bosco, simbolo della cultura contadina valtellinese e alpina, personaggio schivo, rude ma positivo e l'Arlecchino bergamasco, qui presentato nella sua figura originaria di nome Herla, il demone sotterraneo, spiritello burlone e sinistro. La neve ha un ruolo fondamentale e rappresenta la sostanza primaria dell'opera, su cui sono incentrate le tre prove presenti nella trama di Orobea. Altro fattore che delinea una forte corrispondenza con la regione sono le parti corali che offrono un colore sonoro "alpino" ancor prima che lirico.